Il Cinema-Teatro Tito Schipa
fu edificato
nel 1900 ed era costruito interamente in legno: gli fu dato
l’esotico nome di Eldorado. Potrebbe essere l’antesignano delle moderne
sale polifunzionali, infatti le poltrone della platea erano rapidamente
smontabili per lasciare lo spazio agli spettatori circensi che vi si
tenevano regolarmente. Nel 1913 la sala subì una prima trasformazione:
all’interno del perimetro ligneo venne costruito un ambiente in muratura e
solo a costruzione ultimata venne smontato l’ambiente originale in legno.
Per breve tempo il suo nome fu Teatro Nuovo, cambiato poi in Tito Schipa
in onore del grande tenore che debutto nel 1916. Parte del materiale
originale in legno fu riutilizzato come le colonnine in legno della
facciata dell’Eldorado che diventarono le balaustre dei palchetti del
Teatro Schipa. Successivamente i balconcini a colonnine furono sostituiti
da altri con chiusura continua in pannelli di legno. Il Teatro funzionava
anche d’estate: per contrastare gli effetti del caldo era stato costruito
un sistema di grandi ventagli appesi al sottotetto del teatro che, durante
le rappresentazioni, venivano mossi a mano dal personale tramite un
sistema di funi e rinvii. A parte questo sistema (sostituito dall’impianto
di climatizzazione) molto del materiale originale (compresi stucchi e
velluti) facente parte dell’Eldorado è stato impiegato nel restauro,
terminato nel 1998, cosicché la sala non ha perduto il suo antico fascino.
Il cinema copre una superficie di circa 1.000 metri quadri e alterna
proiezioni cinematografiche con spettacoli di prosa.

SCHEDA TECNICA:
Posti:
600
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Dimensioni palcoscenico: 15
x 10 m -
Proiettori: n.2
Cinemeccanica Victoria 8 -
Lanterne: Zenith
x6500h -
Lenti: Schneider
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Dispositivo piatti orizzontali: CNR
3 -
Sistema: Dolby
e DTS con diffusori Cinema System JBL -
Schermi: Sunnyscreen
Cinemeccanica da 13 x 6 m e Harkness Perlux 11 da 16 x 7
m -
Pannelli di rivestimento acustici: Resinflex
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Velluti: Redaelli
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Climatizzazione:
York International
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